Da New York a Treviso: MANHATTAN cocktail

Come per molti altri cocktail, anche le origini del Manhattan sono perse nel tempo e nella leggenda. E anche se i suoi ingredienti non sono poi così difficili da mettere insieme, il mistero di chi li unì per la prima volta rimane insoluto.

 

La prima testimonianza scritta del Manhattan risale ad un articolo del settembre 1882 del Sunday Morning Herald di New York: “E’ da un po’ di tempo che un mix di whisky, vermouth e bitter sta andando di moda. Finora, è stato presentato sotto diversi nomi: Manhattan, Turf Club cocktail e Jockey Club cocktail.”

 

Le storie sul creatore del cocktail si sono rincorse per anni: per lungo tempo, si credette (erroneamente) che fosse stato creato nel Manhattan Club di New York nel 1874 per celebrare lady Jenny Jerome, in occasione delle celebrazioni della vittoriosa campagna elettorale di suo marito, ma si scoprì in seguito che la notizia in questione era una bufala, perché in quel periodo la signora in questione si trovava nel Regno Unito a partorire Winston, l’erede di famiglia.

 

Una storia più plausibile, invece, coinvolge un certo colonnello Joe Walker di New Orelans durante un giro in yacht a New York: si accorse per caso, rovesciando nel secchiello del ghiaccio whisky e vermouth francese che il risultato piaceva moltissimo al suo sensibile palato. Tornato a New Orleans, perfezionò il suo drink con dell’angostura, portandolo a farlo diventare come noi oggi lo conosciamo. Naturalmente, i suoi amici tra New Orelans e New York ne furono entusiasti, e tanto bastò perché fosse garantito il successo del cocktail. In seguito, il vermouth francese fu sostituito con quello italiano, che sembrava più cordiale al gusto, et voilà: Ecco servito il Manhattan perfetto.

 

Esattamente come noi, a prescindere dalle leggende e dalle storie, lo serviamo qui allo Shiraz.

 

Provare per credere!

 

drink_manhattan011-618x1024